lunedì 9 gennaio 2017

Berlino 2016


Questo viaggio per Berlino porta dentro tutto.  Ansie paure pochi sogni crolli indecisioni speranze vacue poche certezze. Ognuno di noi credo abbia una frontiera da raggiungere e questa è la mia. Sono quei traguardi in momenti decisivi della vita dopo i quali senti e fai cose diverse, inevitabilmente. Forse potrà cambiare anche solo il modo di preparare il caffè, ma qualcosa cambia. 

Adesso è come se girassi in un cinema muto, tutto il sonoro è giù. Io volo sui disastri passati sui ricordi e non so prevedere nessun futuro possibile. Nei miei bambini ho lasciato tutto. Credo di poter capire se una me è da qualche parte isolata e originale. 
Ho guardato la gente era pacata e risoluta. Nelle vie c’era convinzione passanti con i libri e cumuli di storia narrata. Ho rivisto le facce dei libri sorvolati al liceo ma qui parevano vere appena stampate. 
Si sono mescolate le tragedie i muri le divisioni le apparizioni di una società annientata. 
È rimasta la radice ciò che io non vedo sotto di me. 
Il cielo umido e plumbeo di pioggia fine ha spazzato i dubbi ed è vero che se potessi me ne andrei. 
Come sarà il mio caffè dopo Berlino. Sarà diverso. Lo so.